ADDESTRAMENTO E QUALIFICA DEL PERSONALE ADDETTO ALLA MANUTENZIONE in conformità alla norma UNI EN 15628
Gli impianti industriali e di servizio costituiscono il patrimonio tecnico economico fondamentale delle imprese. Essi necessitano che tutte le singole fasi di progettazione, costruzione, esercizio e manutenzione, rispettino criteri sempre più avanzati per aumentarne sicurezza, competitività e durata.
Negli ultimi anni si è avuto un crescente allargamento del ruolo della manutenzione, da processo di mero mantenimento a strumento manageriale di miglioramento, valutazione dell’integrità, riqualificazione ed innovazione in un contesto di sviluppo sostenibile.
È stata pubblicata dall’UNI, ed è in vigore dal 23 ottobre 2014, la norma UNI EN 15628:2014 dal titolo “Manutenzione – Qualifica del personale di manutenzione”. La norma specifica la qualifica del personale in relazione ai compiti da svolgere nel contesto della manutenzione di impianti, infrastrutture e sistemi di produzione.
BUREAU VERITAS è accreditato da ACCREDIA (l’Ente Italiano di Accreditamento), in accordo alla norma UNI EN ISO/IEC 17024, per la Certificazione del Personale addetto alla Manutenzione così come previsto dalla norma di riferimento UNI EN 15628.
Alle 3 figure professionali previste dallo standard suddetto, sulla base delle competenze, abilità minime e conoscenze essenziali, sono stati associati tre livelli:
- Livello 1 – Tecnico Specialista di Manutenzione (preposto e/o operativo)
- Livello 2 – Supervisore/Ingegnere di Manutenzione
- Livello 3 – Manager di Manutenzione (Responsabile della funzione o del servizio Manutenzione)
Prerequisiti per l’esame di certificazione:
- Livello 1 – Diploma + 2 anni di esperienza in ambito manutenzione (oppure licenza media + 6 anni di esperienza in ambito manutenzione);
- Livello 2 – Diploma + 3 anni di esperienza in ambito manutenzione;
- Livello 3 – Laurea + 5 anni di esperienza in ambito manutenzione.
Formazione (in modalità on line):
– Modulo Generale: n°4 moduli di 8 ore (h 9:00-18:00) per Livello 1, 2 e 3
– Modulo Specifico:
- Livello 1 – n°2 moduli di 8 ore (h 9:00-18:00);
- Livello 2 – n°4 moduli di 8 ore (h 9:00-18:00);
- Livello 3 – n°6 moduli di 8 ore (h 9:00-18:00).
– Esami:
- Livello 1 – n°1 giorno d’esame;
- Livello 2 – n°1 giorno d’esame;
- Livello 3 – n°2 giorni d’esame.
PREZZO:
- Livello 1 – Formazione € 1.500 + IVA / Esame € 200 + IVA
- Livello 2 – Formazione € 2.000 + IVA / Esame € 350 + IVA
- Livello 3 – Formazione € 2.500 + IVA / Esame € 450 + IVA*
*Per accedere all’esame di Livello 3 è necessario sostenere anche l’esame di Livello 2.
Livello 1 – Specialista di Manutenzione (preposto e/o operativo)
Lo specialista in manutenzione possiede un’elevata capacità operativa nell’ambito della propria specializzazione. Agisce in modo indipendente ed è in grado di coordinare attività manutentive. Orientativamente questa figura si può inquadrare nei livelli 4 o 5 espressi nel Quadro Europeo delle Qualifiche per l’apprendimento permanente dell’EQF (European Qualification Framework) riportati in Appendice A della EN 15628.
Una persona certificata al livello 1 nella Manutenzione deve essere in grado di:
1. eseguire o far eseguire i piani di manutenzione secondo le strategie aziendali;
2. intervenire tempestivamente in caso di guasto o anomalia, assicurando l’efficacia dell’intervento di ripristino;
3. operare o far operare secondo le normative e le procedure relative alla sicurezza, alla salute delle persone e alla tutela dell’ambiente.
4. assicurare la disponibilità dei materiali, dei mezzi e delle attrezzature necessarie per l’esecuzione delle attività di manutenzione;
5. coordinare e/o soprintendere le attività operative di manutenzione;
6. eseguire o far eseguire le attività operative di manutenzione in qualità;
7. utilizzare e far utilizzare i sistemi informativi e gli strumenti tecnologici.
Livello 2 – Supervisore dei Lavori di Manutenzione e/o Ingegnere di Manutenzione
Il Supervisore dei Lavori coordina le attività di manutenzione secondo il budget annuale, i piani di manutenzione ad esso connessi e le attività di manutenzione emergenti. Collabora con il responsabile di manutenzione per le attività di monitoraggio e di miglioramento. L’Ingegnere di Manutenzione collabora con il responsabile di manutenzione per: la definizione dei piani e la individuazione delle risorse necessarie per la loro attuazione, il controllo del budget e l’analisi degli scostamenti. Propone progetti di miglioramento relativi a disponibilità, affidabilità, manutenibilità e sicurezza di beni. Entrambe le figure professionali assicurano il rispetto di leggi e norme su sicurezza, salute e ambiente. In funzione della complessità organizzativa e della dimensione aziendale, il Supervisore dei Lavori e l’Ingegnere di Manutenzione possono essere due figure professionali distinte oppure essere ricondotti ad una figura univoca. Nel caso in cui siano due figure professionali distinte, è necessario adottare i seguenti criteri: le competenze proprie del Supervisore dei Lavori sono identificate con la sigla (S) – le competenze proprie dell’Ingegnere di Manutenzione sono identificate con la sigla (I) – le competenze valide sia per il Supervisore dei Lavori sia per l’Ingegnere di Manutenzione sono identificate con la sigla (S, I) e sono specificate le abilità proprie di ciascuna figura. Orientativamente queste figure si possono inquadrare nei livelli 5 o 6 espressi nel Quadro Europeo delle Qualifiche per l’apprendimento permanente dell’EQF (European Qualification Framework) riportati in Appendice A della EN 15628.
Una persona certificata di livello 2 nella Manutenzione deve essere in grado di:
1. garantire l’attuazione delle strategie e delle politiche di manutenzione (S)
2. pianificare le attività di manutenzione di competenza, definendo e organizzando le risorse necessarie (S)
3. organizzare, gestire e sviluppare le risorse di manutenzione: personale, mezzi e attrezzature (S)
4. garantire il rispetto delle normative e delle procedure relative alla sicurezza, alla salute e all’ambiente (S)
5. controllare l’efficienza e l’efficacia tecnica ed economica delle attività di manutenzione (S, I)
6. partecipare al processo di gestione dei materiali tecnici e gestire le prestazioni di manutenzione (S, I)
7. operare nel campo dell’ingegneria di manutenzione, progettando, controllando e migliorando le attività di manutenzione (I)
8. utilizzare le conoscenze ingegneristiche e gli strumenti organizzativi per migliorare le attività di manutenzione (I)
Livello 3 – Responsabile del servizio o della funzione Manutenzione
Il Responsabile di Manutenzione deve orientare e gestire la manutenzione in modo coerente agli obiettivi aziendali definiti nel piano industriale e nel piano operativo di medio-breve periodo, sulla base degli approcci organizzativi e metodologici più idonei. Ha una professionalità basata su un insieme articolato e ampio di competenze, abilità e conoscenze, necessarie per guidare il sistema di manutenzione verso l’eccellenza e comunque per raggiungere gli obiettivi assegnati. La professionalità si estrinseca di fatto nelle capacità che il Responsabile della funzione Manutenzione deve possedere e padroneggiare. Esse costituiscono il suo profilo professionale di riferimento e afferiscono a quattro aree fondamentali: strategica; di supervisione; tecnica; organizzativa. Tali capacità sono strettamente funzionali ai compiti che il Responsabile del Servizio o della funzione Manutenzione deve assolvere. Esse, quindi, devono essere messe in relazione alle caratteristiche e alla dimensione dell’unità organizzativa che fa capo allo stesso Responsabile. Orientativamente questa figura si può inquadrare nei livelli 6 o 7 espressi nel Quadro Europeo delle Qualifiche per l’apprendimento permanente dell’EQF (European Qualification Framework) riportati in Appendice A della EN 15628.
Una persona certificata di livello 3 deve essere in grado di:
1. definire e sviluppare le politiche di manutenzione in coerenza con le strategie aziendali;
2. definire i processi e gli strumenti a supporto della manutenzione;
3. definire, gestire e sviluppare il modello organizzativo della manutenzione;
4. garantire i livelli di disponibilità, affidabilità, sicurezza e qualità richiesti per l’intera vita utile dei beni;
5. assicurare la corretta gestione e il miglioramento continuo della manutenzione;
6. assicurare e controllare il rispetto dei budget e del piano delle attività della manutenzione e lo stato dei beni;
7. definire le strategie, le politiche e i criteri per la gestione delle prestazioni e la definizione del fabbisogno dei materiali di manutenzione.